Dettagli
Ci sono donne con problemi di fertilità che possono essere attribuiti al DNA mitocondriale ovocitario, carente o danneggiato. Il trasferimento citoplasmico può essere eseguito agli ovociti già fecondati in vitro, al fine di evitare la trasmissione di una specifica malattia genetica.
La tecnica di trasferimento citoplasmico ha due approcci:
- Nel primo approccio, noto come trasferimento pronucleare, i pronuclei di un ovocita fecondato vengono trasferiti ad un altro ovocita già fertilizzato (con lo sperma del marito), di un’altra donna (donatore). L’ovocita della donatrice ha già rimosso i suoi due pronuclei, ma contiene ancora il proprio DNA mitocondriale.
2. Nel secondo approccio, noto come Trasferimento del Fuso Materno – MST, il nucleo viene rimosso dall’ovocita della madre e trasferito all’ovocita di un’altra donna con DNA mitocondriale sano che aveva il proprio nucleo già rimosso. L’ovocita viene quindi fecondato con lo sperma del marito e l’embrione creato viene trasferito nell’utero della donna.
Ci sono già bambini nati in tutto il mondo, usando questa tecnica e hanno in tutte le loro cellule non solo i mitocondri carenti ereditati dalle loro madri, ma anche i mitocondri provenienti dagli ovociti delle donatrici. Questi bambini hanno tre genitori genetici identificabili, senza essere cloni.
Il trasferimento citoplasmico non è considerato legale in molti paesi, poiché l’ingegneria genetica umana è controversa, a causa di problemi etici e di sicurezza. Negli Stati Uniti, è illegale finanziare programmi di ricerca relativi al trasferimento di citoplasmico e all’ingegneria genetica degli embrioni in generale. Tuttavia, i centri di ricerca privati sono liberi di portare i loro esperimenti, a condizione che tutte le tecniche utilizzate siano sicure.
Molti scienziati sostengono che non è solo una tecnica non etica, ma anche dubbia da un punto di vista clinico poiché il ruolo del DNA mitocondriale nei problemi di fertilità è ancora discutibile.